Pochi giorni prima di Natale mi ha contattato un cliente comunicandomi di essere positivo e consigliandomi di fare un tampone di verifica… E aveva ragione…
Aveva ragione perché sono risultato positivo e di lì a poco ho iniziato avere dei sintomi non molto piacevoli.
MA IL MIO PERCORSO CLINICO È STATO ACCOMPAGNATO DA UNA PRESENZA CHE PROPRIO NON MI ASPETTAVO…
Dopo poche ore Nero, il mio Dobermann, ha cominciato a tossire con conati di vomito. Ho pensato avesse mangiato qualche crocchetta avariata e l’ho messo a digiuno… Ma mi sbagliavo alla grande.
La mattina dopo il povero Nero ha avuto una prima crisi respiratoria. Ho contattato subito il mio veterinario di fiducia che mi ha fatto una diagnosi del tutto inaspettata…
«NON POSSO PROVARTELO SCIENTIFICAMENTE» MI HA DETTO «MA DAI SINTOMI CHE VEDO SEMBRA CHE IL TUO CANE ABBIA DECISO DI NON LASCIARTI SOLO COL COVID».
Gli ha prescritto quindi la stessa cura cortisonica prescritta a me e insieme siamo guariti in una decina di giorni.
Ora, non intendo ritornare qui sull’amore che spesso lega un animale al suo padrone fino ad arrivare alla totale abnegazione di se stesso. Chiunque ha un animale e lo tratta con amore sa bene di che cosa sto parlando.
La domanda che mi sembra più rilevante per noi è: che cosa possiamo imparare da questo comportamento istintivo che possa veramente esserci utile nella nostra attività manageriale?
La maggior parte delle persone che mi leggono interagiscono e gestiscono altre persone. Gestiamo clienti, venditori, risorse umane e intere aziende. E sappiamo bene che le qualità umane quali simpatia ed empatia sono il fattore chiave di successo per qualunque attività manageriale.
E tuttavia credo che qui dobbiamo fare un distinguo. Quello che ha fatto il mio cane è stato mostrarmi tutta la sua simpatia. Simpatia è una parola di derivazione greca (συμ πάθεια) che indica: soffro con te.
NELLE SITUAZIONI CRITICHE AZIENDALI NON POSSIAMO PERMETTERCI DI ESSERE SIMPATICI PERCHÉ QUESTO SIGNIFICA ESSERE PARTE DEL PROBLEMA.
Molto più importante invece, per il manager, è capire il valore dell’empatia. Anche questa espressione deriva dal greco (εμ πάθεια) e significa: capisco le tue emozioni.
La differenza non è da poco. Nel primo caso siamo parte del problema, nel secondo siamo parte della soluzione.

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